Parte da Toronto e arriva a Boston l’edizione 2018 del progetto per promuovere il vino italiano negli Usa e in Canada, organizzato nell’ambito dell’OCM Vino. Confagri Promotion, la società di Confagricoltura nata proprio con l’obiettivo di valorizzare il ‘made in Italy agroalimentare, a livello nazionale, comunitario e internazionale ha organizzato due appuntamenti dedicati alle aziende che desiderano affacciarsi o affermarsi sui mercati statunitensi e canadesi, offrendo loro opportunità di business.
Gli Stati Uniti, mette in evidenza Confagricoltura, sono il Paese con cui l’Italia vanta ottimi rapporti commerciali che, negli ultimi anni, si sono ulteriormente rafforzati. Gli americani hanno una buona cultura del vino e i consumi sono in crescita costante, grazie all’ampiezza della popolazione e al suo elevato potere di acquisto. In Canada il consumo di bottiglie tricolore continua a salire. L’Italia è diventata il terzo maggiore fornitore di vino, dopo USA e Francia, e il 34% del vino italiano è diretto proprio in Ontario ($160 milioni).
All’evento di Toronto partecipano 7 aziende vinicole: Enotria (Calabria), Tenuta La Fortezza (Campania), Masca del Tacco (Puglia), Tenuta Santi Giacomo e Filippo (Marche), Le Morette (Veneto), La Corsa (Toscana) e Tenuta Pescarina (Abruzzo).
All’evento di Boston (degustazioni nella modalità walk – around) parteciperanno 10 cantine: Enotria (Calabria), Tenuta La Fortezza (Campania), Poggio Le Volpi (Lazio), Colle Manora (Piemonte), Cormòns (Friuli Venezia Giulia), Tenuta Santi Giacomo e Filippo (Marche), Casale della Ioria (Lazio), La Corsa (Toscana) e Tenuta Pescarina (Abruzzo).
“Il mercato degli Stati Uniti – conclude Confagricoltura – è sostanziale e quello canadese è la quinta destinazione internazionale per i vini italiani La nostra viticoltura è di eccellente qualità, ma occorre cogliere tutte le occasioni di far conoscere questi nostri capolavori da bere, continuando a lavorare con metodo in questa direzione. E’ con questo obiettivo che abbiamo dato l’opportunità, agli imprenditori associati partecipanti, di conoscere da vicino questi mercati per poter presentare la propria azienda e le proprie etichette”
Commenta