La nota pubblicata il 5 marzo scorso dal Ministero del Lavoro chiarisce che a partire da aprile 2025 gli importi detenuti dalle famiglie in titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale (fino a un massimo di 50.000 euro) non verranno più inclusi nell’indicatore della situazione economica equivalente. Questa modifica è prevista dalla Legge di Bilancio 2024 e viene attuata tramite il Dpcm di riforma dell’ISEE pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 febbraio scorso.
Tuttavia, la sua applicazione dipende dall’approvazione del nuovo modello della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e dalle relative istruzioni, che devono essere definite tramite un decreto direttoriale del Ministero del Lavoro. Il modello sarà disponibile entro il mese di aprile e il Ministero, insieme all’INPS e alla Consulta Nazionale dei CAF, sta lavorando per garantire una transizione fluida.
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