“Coltiviamocinsieme”, è il percorso orto-didattico che gli alunni della scuola Lombardi di Bari, al rione San Paolo, hanno seguito e questi sono i “frutti”. Ecco l’orto che hanno generato tutti assieme, seguiti dal corpo docente. Si tratta di un progetto Pon realizzato dai ragazzi e docenti della Lombardi con la collaborazione di Confagricoltura Bari-Bat. Una iniziativa che segue la scia di un protocollo sull’agricoltura sociale promosso dal GAL Ponte Lama e che è stato sottoscritto da Confagricoltura Bari-Bat. Da sempre Confagricoltura è attenta al sociale, il protocollo è il punto di partenza di un percorso di consolidamento del sistema dell’agricoltura sociale.
“Il progetto sull’orto scolastico – spiega Giuseppina Pastore, dirigente scolastica – assume il laboratorio a cielo aperto come metodologia di apprendimento privilegiata, coinvolgendo tutte le discipline e consentendo di acquisire competenze attraverso il fare. “Coltiviamocinsieme” riunisce in sé il significato della cura per la terra e le risorse naturali a disposizione, ma anche il significato delle relazioni, fondamentali per un gruppo di lavoro che prepara, semina, attende. Per poi raccogliere i frutti di un impegno comune”. Il progetto è stato coordinato dalla professoressa Stefania Soldani, tutor, e dall’esperta Nadia Di Liddo.
“Coltivare è il gesto più antico, forse il primo che ha consentito di parlare di civiltà. Coltivare a scuola è un modo per imparare. Imparare a conoscere il proprio territorio, il funzionamento di una comunità, l’importanza dei beni collettivi e dei saperi altrui. Saperi di altre generazioni e di altre culture. Coltivare l’orto a scuola è un attività interdisciplinare adattabile ad ogni età, un’occasione di crescita”, commenta Michele Lacenere, presidente di Confagricoltura Bari-Bat.
“Gli orti scolastici rappresentano uno strumento di educazione ecologica in grado di riconnettere gli alunni con le radici del cibo, delle tradizioni e della vita. Gli studenti, in un contesto che favorisce il loro benessere fisico e psicologico, attraverso le attività di semina, cura, raccolta, compostaggio apprendono i principi dell’educazione ambientale e alimentare, imparano a leggere in chiave ecologica le relazioni che legano i membri di una società e a prendersi cura del proprio territorio”, aggiunge Vincenzo Villani, direttore di Confagricoltura Bari-Bat.
L’idea progettuale è stata quella di realizzare un orto didattico quale luogo di comunicazione, integrazione ed interazione. L’idea è nata dall’esigenza di creare uno spazio protetto in cui sviluppare e mantenere tutte le abilità che la persona possiede ed anche la maturazione affettiva e relazionale soprattutto nei soggetti con difficoltà.
L’Istituto Lombardi si trova nel cuore del quartiere San Paolo, territorio caratterizzato da una forte emergenza educativa. L’Istituto raccoglie un’utenza piuttosto varia e diversificata, si registra, infatti, fra gli abitanti del popoloso quartiere, un’eterogenea provenienza ed una varia estrazione socio-economica e culturale. Accanto ai ceti più deprivati, provenienti dai quartieri San Nicola e Libertà, è presente il ceto medio attirato dal notevole sviluppo dell’edilizia, soprattutto cooperativa. Tale situazione crea fenomeni di conflittualità e discriminazione sociale, aggravata, purtroppo, dalla presenza di numerosi fenomeni di devianza sociale, criminalità e sfruttamento del lavoro dei minori. Negli anni la scuola ha mirato, attraverso una varietà dell’offerta formativa, a ridurre lo svantaggio socio-culturale e a contenere l’evasione e la dispersione scolastica. L’esigenza è quella di favorire lo spirito di aggregazione e l’attaccamento alla realtà scolastica.
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