“Il problema dell’aumento della presenza dei grandi carnivori nei territori europei è rilevante e forse da troppo tempo sottovalutato”. Lo ribadisce Confagricoltura in occasione del Consiglio Agricoltura della Ue che oggi discute, tra l’altro, anche dell’impatto dei grandi carnivori in agricoltura. Una posizione, quella di Confagricoltura, condivisa con le Organizzazioni e le cooperative agricole europee riunite nel Copa-Cogeca.
I lupi sono il problema più grande, visto che sono presenti anche in Croazia, Austria ed in Spagna dove, nella sola regione delle Asturie, l’anno scorso sono stati uccisi circa 4000 animali, mentre sono aumentati del 20% all’anno negli ultimi due anni in Francia, con spese per l’introduzione di misure di protezione da parte degli agricoltori pari a 23 milioni di euro all’anno. Ma non esistono solo i lupi. In Finlandia anche le linci e gli orsi attaccano gli allevamenti.
In Italia il problema non è da meno. Per questo Confagricoltura ha chiesto al ministero delle Politiche agricole la definizione di un piano nazionale di gestione dei lupi che tenga conto del fatto che la sostenibilità economica è legata a quella ambientale.
Confagricoltura ricorda che la presenza degli allevatori è fondamentale per l’ambiente e la biodiversità, che significa anche tutela degli animali che sono in grave pericolo per i continui attacchi dei lupi. Se è vero, infatti, che la scomparsa dei lupi porterebbe ad un depauperamento ambientale e di biodiversità è altrettanto vero che la scomparsa della pastorizia porterebbe al medesimo risultato, a cui si aggiungerebbe quello economico subito dalle imprese.
“L’Europa deve fare molto di più di quello che è stato fatto finora – sostiene Confagricoltura – e rivedere le proprie norme per permettere agli agricoltori di continuare a svolgere serenamente le proprie attività senza temere continui attacchi, che tra l’altro seminano paura e panico tra gli abitanti delle zone rurali. E’ necessario uno spostamento dei lupi dall’allegato IV all’allegato V della direttiva Habitat, che potrebbe migliorare la coesistenza tra l’attività zootecnica e i grandi carnivori”.
Confagricoltura evidenzia anche il grave problema della popolazione di cinghiali, che scendono a valle per scappare da una presenza sempre più massiccia di lupi, creando, anch’essi, gravi danni agli agricoltori.
Mi fa piacere che la confagricoltura sia consapevole dell’importanza dell’allevamento per l’ambiente e per la biodiversità, che la scomparsa della pastorizia porterebbe a un depauperamento ambientale e di biodiversità!!!!!! Mi sorprende però constatare la superficialità l’indifferenza l’assoluto silenzio sul problema attorno ai tavoli di concertazione, nelle riunioni dove si discute e si pianifica la difesa la tutela e lo sviluppo di un territorio dove si è partorito un PSR monco di un ramo così importante e determinante x l’elevata valenza ambientale del vasto territorio murgiano dove l’allevamento estensivo ben si sposa con la difesa e tutela ambientale e la biodiversità!!!!!! Di questa trascuratezza desidererei una risposta! Grazie!!!