Il presidente dell’Organizzazione agricola rimarca che mentre l’Amministrazione americana sostiene l’agricoltura, l’Europa propone di tagliare i fondi per il settore per far quadrare i conti della Brexit
Gli agricoltori americani incasseranno nei prossimi mesi 16 miliardi di dollari, per limitare le conseguenze della guerra commerciale in corso con la Cina. Il nuovo pacchetto di aiuti va ad aggiungersi a quello già varato, con una dotazione di 12 miliardi di dollari, nel luglio scorso.
“La chiusura del mercato cinese ha innescato pesanti riduzioni dei prezzi all’origine – ha dichiarato il presidente della Confagricoltura Massimiliano Giansanti -. Resta il fatto che gli aiuti possono distorcere le normali scelte colturali degli agricoltori americani. E le conseguenze potrebbero farsi sentire anche sui mercati internazionali, tenuto conto che circa il 20% della produzione agricola Usa è destinata alle esportazioni”.
Le nuove misure annunciate dal dipartimento di Stato all’Agricoltura (Usda), prevedono sostegni diretti al reddito degli agricoltori per un ammontare di 14,5 miliardi di dollari. Una spesa ulteriore di 1,4 miliardi sarà destinata all’acquisto di prodotti sul mercato per gli aiuti alimentari interni. Infine, 100 milioni saranno assegnati alle organizzazioni di produttori per le iniziative finalizzate all’apertura di nuovi mercati di sbocco.
“Apprezziamo la tempestività e la determinazione con la quale l’Amministrazione americana è impegnata a sostenere l’agricoltura che, indubbiamente, è tra i settori più colpiti dalle tensioni commerciali con la Cina”, ha aggiunto Giansanti.
“A livello europeo, invece, è stato proposto un taglio dei fondi all’agricoltura per far quadrare i conti della Brexit – ha rimarcato. Anche alla luce dello scenario internazionale, è indispensabile un cambio di direzione per garantire la sicurezza alimentare e la stabilità dei prezzi”.
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