“Gli incendi nelle foreste dell’Amazzonia e quelli avvenuti in Siberia in parte ancora attivi, mettono in evidenza l’importanza che le foreste hanno a livello globale per la vita del nostro pianeta”. Lo evidenzia Giulio Rocca, presidente della Federazione nazionale di prodotto Boschive di Confagricoltura, che ricorda come l’Italia, con 11 milioni di ettari, abbia un terzo della propria superficie occupata da boschi, di cui ne viene tagliata e gestita solo il 30% contro il 60% a livello europeo: un abbandono delle nostre foreste che sta creando danni ambientali di enormi proporzioni.
“Nonostante l’impegno del Governo, sia attraverso l’istituzione della Direzione Foreste, quale organo di coordinamento dedicato al comparto, sia con il varo del Testo Unico Forestale finalmente orientato ad una gestione attiva dei nostri boschi – sostiene Rocca – sono ancora diversi i passi da fare per rilanciare questa strategica risorsa; a partire dai numerosi decreti attutativi che ancora attendono di essere perfezionati”.
Sono poi purtroppo solo poche le regioni che hanno aperto bandi del Piano di Sviluppo Rurale a favore delle superfici boschive, lasciando le nostre foreste senza strade, senza manutenzioni, senza sviluppo e spesso in totale abbandono.
Per questo Confagricoltura invita il governo e tutte le Regioni ad investire di più nei boschi utilizzando le rimanenze dei fondi del PSR 2014-2020 alle misure dedicate alle superfici boschive. L’Organizzazione degli imprenditori agricoli ricorda che un bosco ben gestito produce ossigeno mitigando i cambiamenti climatici, materiale da lavoro ed energia a zero impatto ambientale, biodiversità e ricostruzione degli ecosistemi, economia circolare e reddito per aziende agricole in grave difficoltà. Un bosco abbandonato crea CO2 invece di trasformarla in ossigeno ed è un pericolo per l’ambiente ed i cittadini essendo fonte di incendi difficilmente controllabili.
“Le foreste gestite razionalmente e quindi facilmente accessibili anche ai mezzi di soccorso – conclude Giulio Rocca – devono essere un obbiettivo primario del governo che è fortemente invitato dalla nostra comunità e dall’Europa a mitigare il più possibile i cambiamenti climatici che facilmente tocchiamo con mano”.
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