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Confagricoltura incontra il ministro Bellanova: sostenibilità, export e innovazione le sfide più urgenti

All’indomani dell’annuncio del WTO di autorizzare gli Stati Uniti a imporre dazi aggiuntivi sui prodotti europei e in un momento politico cruciale per l’economia del nostro Paese, Confagricoltura dialoga con il ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova e il presidente nazionale Massimiliano Giansanti a Milano, dove la Confederazione ha inaugurato la nuova sede e radunato gli imprenditori per approfondire con le istituzioni il percorso da affrontare per favorire uno sviluppo sostenibile del settore.

“Investimenti, ricerca, innovazione e infrastrutture sono necessari per dare slancio al nostro settore che oggi gode di una nuova luce mediatica, – afferma il presidente di Confagricoltura Lombardia, Antonio Boselli – ma che deve saper spiegare meglio all’opinione pubblica l’impegno costante e quotidiano dell’agricoltore a tutela dell’ambiente e a garanzia di una qualità e un’eccellenza esclusivamente italiane”.

La Lombardia è la prima regione agricola della penisola, ma nel suo capoluogo convivono più anime che rappresentano il top del Made in Italy nel mondo e che la consacrano capitale economica del Paese.

Sono oltre 41mila le aziende agricole lombarde, a prevalenza zootecniche, all’avanguardia per innovazione tecnologica, rispetto del benessere animale, applicazione di sistemi agronomici sostenibili e una forte predisposizione all’export.

Molte di queste sono attive nella filiera del Parmigiano Reggiano, uno dei prodotti nel mirino dei dazi Usa che potrebbero aumentare da 2,15 a 15 dollari al chilogrammo, con effetti devastanti su tutto il comparto.

Confagricoltura ha annunciato di essere al fianco degli allevatori e dei Consorzi che hanno in cantiere una serie di iniziative, anche di piazza, per trovare una soluzione. “Ribadiamo la richiesta di un’iniziativa politica della UE per evitare una pericolosa guerra commerciale”, afferma il presidente nazionale Massimiliano Giansanti. Fino al 18 ottobre, data prevista per l’entrata in vigore dei dazi, c’è tempo per tentare di raggiungere un accordo bilaterale che consenta, in prima battuta, di rinviare la scadenza. Confagricoltura evidenzia che l’amministrazione Usa ha ufficialmente dichiarato di essere disponibile a negoziare con l’Unione e a modificare la lista dei prodotti sottoposti ai dazi aggiuntivi in funzione dell’andamento delle trattative.

Sul fronte interno, al ministro Bellanova Confagricoltura ricorda le priorità del settore: “Il piano strategico che da tempo auspichiamo per l’agricoltura italiana – dice Giansanti – deve essere capace di interagire con gli altri settori economici e rispondere alle nuove richieste della società. Le singole misure tampone alle emergenze più gravi non risolvono le grandi questioni che abbiamo di fronte: contrastare i mutamenti climatici e tutelare la capacità competitiva sui mercati globali, tutelando e valorizzando le peculiarità del patrimonio agroalimentare italiano”.

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