E’ stato proiettato in Confagricoltura il docufilm di Gabriele Greco “AmalaTerra”, che racconta il dramma, la lotta e la speranza nei territori colpiti dalla Xylella, malattia che nell’ultimo decennio si è abbattuta sugli ulivi del Salento mettendo a dura prova l’economia pugliese e cambiando la fisionomia del paesaggio regionale.
Il film mette a nudo la vita dei personaggi che ne prendono parte: agricoltori e agronomi che lottano costantemente per contrastare l’avanzata dell’epidemia e che sperano di recuperare, con l’aiuto della ricerca, i loro territori e la loro storia.
La proiezione è stata l’occasione per approfondire e dibattere su questa problematica molto nota, ma in realtà poco compresa, e per fare il punto sulla campagna olivicola 2019 che nel nostro Paese – secondo i dati dell’Ufficio Studi di Confagricoltura – ha segnato un incremento vicino al 31% rispetto al 2018, con la Puglia, prima regione produttrice, con un record del +65%. Anche se nel Salento si registra un calo della produzione del 75-80%.
“E’ il momento di fare il punto sullo stato dell’arte nella lotta alla Xylella e Confagricoltura ha scelto di farlo in modo originale presentando questo bellissimo docufilm di Gabriele Greco che si è aggiudicato diversi premi in concorsi internazionali – ha detto Pantaleo Greco presidente della Federazione nazionale olivicola di Confagricoltura -. Questo terribile batterio sta distruggendo in modo inarrestabile il paesaggio agrario del Salento, con gravi danni economici e sociali. Per questo occorre dare al più presto attuazione ai provvedimenti che consentano di utilizzare i 300 milioni di euro stanziati con il decreto emergenze a favore dell’olivicoltura pugliese, incluso quello relativo al “Piano straordinario per la rigenerazione” dell’olivicoltura delle zone infette. Le risorse non sono poche, ma occorre gestirle con oculatezza, efficacia ed efficienza, magari puntando ad una gestione straordinaria di questi fondi, piuttosto che sui meccanismi del PSR nella Regione”.
“L’idea di realizzare un docufilm incentrato sul dramma della Xylella è nata dalla necessità di fare chiarezza su questa malattia che ha duramente colpito l’economia pugliese oltre che il suo splendido paesaggio – ha spiegato il regista Gabriele Greco -. Ho visto ammalarsi i miei alberi, nella zona di S. Maria di Leuca, e ho iniziato a prendermene cura come se fossero i miei figli. Ho capito che quella contro la Xylella è una battaglia per la quale dobbiamo batterci tutti, soprattutto chi ha la fortuna di possedere alberi sani. Il Salento è una terra meravigliosa, conosciuta in tutto il mondo per l’azzurro del suo mare, ma anche e soprattutto per il verde di suoi alberi, che devono tornare a fiorire. Ho pensato che fosse necessario raccontare il dramma della Xylella attraverso la voce delle persone che lo vivono in prima persona, come gli agricoltori, che in pochi mesi hanno visto vanificarsi i sacrifici di una vita intera. “Amalaterra” vuole infondere un messaggio di speranza, soprattutto tra le nuove generazioni, potendone accrescere la consapevolezza, il rispetto e l’amore che bisogna nutrire per la propria terra”.
“Quello che la Puglia, e in particolare il Salento, sta vivendo in questi ultimi anni a causa della Xylella è un dramma non solo economico e produttivo, ma anche paesaggistico-ambientale e che rischia di assumere caratteri drammatici persino dal punto di vista sociale – ha rimarcato nel suo intervento il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe L’Abbate -. Ritengo che le crisi debbano divenire una opportunità da cogliere senza lasciarsi prendere dallo sconforto, bensì guardando con occhi nuovi al domani, facendo tesoro delle lezioni che questa vicenda porta inevitabilmente con sé. Da parte nostra, c’è tutta la volontà di essere accanto alle diverse compagini dei territori colpiti. Già durante la conversione in legge del decreto Emergenze, la scorsa primavera, abbiamo stanziato 300 milioni di euro per il biennio 2020-2021 destinati a ridisegnare l’agricoltura e il paesaggio pugliese sinora interessato. Sui tavoli europei si sta lavorando sulla nuova decisione comunitaria che permetterà ai vivaisti di tornare a commercializzare le piantine e il nostro impegno continuerà per far fronte alle altre richieste del territorio”.
“Nella Conferenza europea sulla Xylella tenutasi a fine ottobre in Corsica – ha concluso il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – si è arrivati a stimare, tramite rilevazioni satellitari, che sono 650 i kmq colpiti e ben 6,5 milioni gli olivi con sintomi di disseccamento ascrivibili a Xylella. Un patrimonio enorme che dovremmo quanto prima “rigenerare” usando la massima flessibilità nel reimpianto degli oliveti, evitando di vincolare i nuovi investimenti a rigide condizioni che riguardano le specie, le varietà ammesse e le forme di impianto e consentendo anche di investire su altre produzioni se del caso. Dobbiamo tutelare il territorio ed il paesaggio del Salento, ma dobbiamo anche far ripartire l’economia del territorio. In questi giorni si sta ormai finalizzando il protocollo amministrativo condiviso tra Mibact, Mipaaf e Regione Puglia che, auspichiamo, consentirà di superare tutti i vincoli che sinora hanno disincentivato i reimpianti ed anche di fare quel necessario salto di qualità a molte aree di olivicoltura estensiva del Salento, per accrescere produzione e produttività”.
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