Dal primo gennaio 2021 e sino al 31 dicembre 2022 non ci sarà adeguamento della “speranza di vita”. Sulla Gazzetta ufficiale numero 267 del 14 novembre 2019, infatti, è stato pubblicato il decreto ministeriale Economia e Finanza del 5 novembre 2019 con il quale si rende noto che “i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici non sono ulteriormente incrementati per il biennio 2021-2022”.
Quindi per il biennio 2021-2022 non ci sarà alcun incremento. Il limite di età per la pensione di vecchiaia, secondo quando stabilisce la legge Fornero, resta quello dei 67 anni con almeno 20 anni di contributi versati, sia per i lavoratori e lavoratrici autonomi che per i dipendenti.
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