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Agrinsieme: mais, passi concreti per promuovere e sostenere la filiera maidicola

Il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, esprime grande soddisfazione per l’intesa raggiunta in sede Conferenza Stato-Regioni sul decreto per la competitività delle filiere agroalimentari, che mira a sostenere i contratti di filiera in ambito maidicolo, oltreché delle proteine vegetali, del comparto carne ovina e del latte bufalino, e con il quale alla filiera del mais vengono destinati, in particolare, 5 milioni di euro per il 2020 e 6 milioni di euro per il 2021, che si tradurranno in un contributo di 100 euro ad ettaro di mais coltivato, per un massimo di 50 ettari a beneficiario.

“I beneficiari dovranno aver già sottoscritto, entro la scadenza della domanda di contributo, contratti di filiera di durata almeno triennale”, ricorda Agrinsieme, evidenziando a tal proposito che “le positive ricadute di tali misure andranno a sommarsi, completandole e integrandole, a quelle derivanti dall’Accordo Quadro per il mais da granella di filiera italiana certificata, recentemente sottoscritto da dieci organizzazioni del comparto al fine valorizzare la produzione nazionale di mais, fondamentale per le produzioni di eccellenza”.

“Ricordiamo, infatti, che quella del mais è una coltura di fondamentale importanza per il primario intero, per la zootecnia e per tutto il Paese, poiché essa è alla base di quasi tutte le produzioni nazionali a denominazioni di origine”, prosegue il Coordinamento.

“A conti fatti, gli aiuti si tradurranno in una premialità che potrà oscillare da un minimo di circa 16-18 euro a tonnellata fino a un massimo di 23-25 euro a tonnellata, rispetto alle attuali quotazioni”, precisa Agrinsieme, secondo cui “finalmente si ravvisano passi concreti per la filiera del mais e per la valorizzazione di tutte le filiere”.

“L’auspicio ora è che queste misure, da portare avanti in maniera congiunta insieme al Piano di settore approvato, possano contribuire a dare una decisa svolta al comparto, contribuendo al contempo a rilanciare una coltura di fondamentale importanza per il Paese e per le sue produzioni agroalimentari di eccellenza”, conclude il Coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.

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