“Il governo ha varato misure di assoluto rilievo per limitare l’impatto economico della pandemia Covid-19. In attesa di approfondire l’esame del testo del Decreto Legge sulla liquidità in relazione alle specificità del nostro settore, rileviamo fin d’ora che la reale efficacia delle misure dipende dalla semplificazione burocratica e dai tempi di erogazione. Occorre agire con urgenza, anche per quanto riguarda tutti i pagamenti in sospeso della Pubblica Amministrazione verso le imprese, a partire dalla PAC e dal PSR”.
E’ la presa di posizione della Giunta di Confagricoltura che si è riunita in videoconferenza per fare il punto sulla situazione economica del settore.
“Resta inoltre ancora aperto il problema legato alla carenza di manodopera – sottolinea il presidente, Massimiliano Giansanti – Abbiamo presentato le nostre proposte e siamo pronti a discutere qualsiasi ipotesi di soluzione. In altri Stati membri grandi produttori di beni agricoli, le decisioni sono state già prese. Stiamo accumulando un clamoroso ritardo. Come Confagricoltura abbiamo cercato di dare una prima risposta, mettendo in contatto domanda e offerta con la piattaforma AgriJob, che ha ricevuto oltre un migliaio di richieste in pochi giorni”.
La Giunta di Confagricoltura ha passato in rassegna la situazione dei diversi settori di produzione. Il crollo della domanda e le conseguenze del “lockdown” hanno causato pesanti danni economici, che occorre compensare, a carico del florovivaismo, del vino e delle attività agrituristiche. Per effetto della chiusura degli esercizi pubblici, già si registrano sensibili cali del prezzo del latte nei più importanti Stati membri. Sono in difficoltà le produzioni zootecniche e quelle ortofrutticole. La contrazione delle esportazioni pesa sui settori vitivinicolo e dell’olio d’oliva.
“Le nostre imprese hanno continuato a produrre per garantire, insieme alle altre parti della filiera agroalimentare, i rifornimenti e la sicurezza alimentare, ma le difficoltà stanno aumentando – puntualizza Giansanti – sia dal lato dei mercati, sia dal lato dello svolgimento dell’attività produttiva. Sta emergendo un problema di liquidità. Apprezziamo i segnali di attenzione pervenuti dal Senato in sede di conversione del DL ‘Cura Italia’ e contiamo che si traducano in interventi strutturali nel nuovo decreto per le imprese annunciato dopo Pasqua.
“Dall’Unione europea sono arrivate finora misure positive, ma di portata limitata, sugli aiuti diretti della Pac. Non sono state, invece, mobilitate risorse aggiuntive per fronteggiare la pesante crisi in atto – rileva la Giunta di Confagricoltura – E’ stato solo annunciato un provvedimento che dà la possibilità di riassegnare i fondi non ancora impegnati sui programmi di sviluppo rurale. Insomma, solo uno spostamento di risorse già assegnate al mondo agricolo”.
Palazzo Della Valle sollecita l’attivazione degli strumenti di gestione delle crisi di mercato, già previsti dalla normativa Ue: dai ritiri di mercato agli aiuti allo stoccaggio dei prodotti colpiti dalla contrazione della domanda. Anche il canale degli aiuti alimentari va adeguatamente rafforzato.
“Gli effetti economici della pandemia non si esauriranno in tempi brevi – conclude il presidente Giansanti – E’ un interesse strategico quello di sostenere la continuità produttiva delle imprese agricole e l’efficienza del sistema agroalimentare”.
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