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Il presidente Scianatico (Agriturist Puglia) scrive a Emiliano: “Settore agrituristico abbandonato in un limbo”

Il presidente di Agriturist Puglia, Giovanni Scianatico, ha inviato una lettera al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per chiedere maggiore attenzione verso il settore agrituristico colpito duramente dall’emergenza coronavirus.

Ecco il testo:

“Apprendiamo con soddisfazione che la Regione Puglia continua nel suo percorso teso ad adottare provvedimenti con cui fronteggiare la crisi provocata dall’epidemia COVID-19 sul nostro territorio. Purtroppo però notiamo che il settore agrituristico era e continua ad essere in un limbo! Attività connessa all’agricoltura da codice ATECO, operativamente assimilabile alle attività turistiche di ricettività e ristorazione, di fatto dimenticata da tutti.
Certo non è stato così quando si è trattato di andare in giro per il mondo a parlare di Puglia! Quali elementi identitari o suggestioni sono state raccontate per attrarre tour operator, turisti, visitatori? Quali immagini sono state e continuano ad essere prevalentemente utilizzate per la promozione regionale? Le nostre masserie, il nostro paesaggio, i colori delle nostre campagne, i nostri prodotti e il nostro buon cibo!

Ebbene sì, con le nostre attività ricettive, didattiche, di ristorazione a km 0,…. abbiamo avuto il merito di riqualificare e far rivivere le nostre masserie, le case di campagna, i trulli, simbolo della Puglia nel mondo, abbiamo favorito la ricucitura città-campagna avvicinando i più piccoli a un mondo a loro sconosciuto, abbiamo trasmesso le tradizioni e le pratiche agricole, abbiamo offerto al turista benessere e prodotti bio, una Puglia diversa, ma autentica.
Tutto questo impegno che ci ha visti a lungo operosi, e per il quale abbiamo fatto investimenti e ci siamo indebitati, risulta essere vanificato dall’azzeramento repentino e totale delle nostre attività, dal blocco delle nostre strutture per mancanza di avventori e turisti e dal rischio, sempre più crescente e concreto di chiusura totale. Come assicurare la sopravvivenza alle nostre imprese e il lavoro ai nostri addetti? Come sostenere, in mancanza di flussi di entrate, il pagamento delle rate di mutuo? A questo punto è lecito chiedersi ma cosa può fare ora la Regione Puglia per noi? Anzi cosa deve fare per proteggere un settore tanto importante per l’economia e l’occupazione, anche giovanile, ma che resterà a lungo segnato dalle conseguenze economiche e sociali prodotte dalla crisi? Data l’analogia si potrebbero mutuare le misure adottate per il turismo:
finanziamento del circolante, sostegno all’occupazione, sostegno per le perdite derivanti dalla crisi.


La prego non ci dica che non è possibile perché l’agricoltura e i settori connessi alla stessa afferiscono al PSR e che tale programma ormai è stato completamente impegnato. Suggeriamo infatti di adottare una rimodulazione del PSR (non è stato rimodulato il POR per trovare le risorse per finanziare il comparto turistico?) o delle somme ancora disponibili e, laddove questa via non fosse condivisa o percorribile, si potrebbe far ricorso ai fondi FSC come già si è fatto per altri comparti agricoli (florovivaismo e lattiero –caseario) ovvero, in ultima istanza, data la dimensione numerica e di fatturato delle nostre imprese, si potrebbe attingere anche ai fondi del bilancio regionale al pari della
considerazione e quindi del sostegno annualmente riconosciuto alle attività culturali. Tutto sta all’indirizzo politico che lei vorrà dare nella sua duplice veste di presidente ed assessore al ramo. Ma non solo, chiediamo che anche per il nostro settore ci si attivi per il riconoscimento dello stato di crisi e quindi per la concessione di una
moratoria pari ad almeno un anno per il pagamento delle rate dei mutui contratti per investimenti nonché delle imposte. L’agriturismo è un asset importanti della nostra Regione, non vorremmo che continuasse ad essere trattato come la Cenerentola del sistema produttivo locale.

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