“Il sistema di etichettatura Nutriscore non rende un buon servizio ai consumatori e penalizza, senza solide basi scientifiche, i prodotti agroalimentari italiani e la dieta mediterranea – dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti -. Apprezziamo, quindi, le iniziative assunte dalla ministra Teresa Bellanova per avviare un coordinamento tecnico a livello europeo sul tema della corretta informazione a fini nutrizionali”.
Confagricoltura ricorda che il sistema Nutriscore classifica i prodotti destinati all’alimentazione sulla base dei contenuti di sale, grassi e zuccheri senza riferimenti alle quantità normalmente consumate e al regime alimentare. Da qui l’ingiusta penalizzazione nei confronti delle eccellenze del Made in Italy agroalimentare: dai formaggi all’olio d’oliva.
Di recente il governo spagnolo ha annunciato la scelta di adottare il sistema Nutriscore nei primi mesi dell’anno venturo.
“E’ stata una decisione lunga e complessa – sottolinea Giansanti – che ha richiesto un adattamento del sistema di base perché l’olio d’oliva sarebbe stato bollato come prodotto pericoloso per la salute”.
La Spagna, rileva Confagricoltura, è il primo produttore di olio d’oliva a livello mondiale. E nel Regno Unito l’olio d’oliva è bollato con il semaforo rosso, mentre in Francia ha ottenuto una valutazione addirittura inferiore a quella dell’olio di colza.
“Le incongruità sono di tutta evidenza”, rileva Giansanti.
Il governo italiano ha elaborato e notificato a Bruxelles il sistema “Nutrinform Battery”, alternativo al Nutriscore, che prende in considerazione il fabbisogno quotidiano di sostanze nutritive, in modo da favorire una scelta consapevole da parte dei consumatori per un’alimentazione variata e bilanciata.
“Le iniziative assunte dalla ministra Bellanova – conclude il presidente della Confagricoltura – assumono un maggiore rilievo in considerazione del fatto che la presidenza tedesca di turno del Consiglio UE intende raggiungere entro dicembre una posizione comune dei ministri dell’Agricoltura sui sistemi di etichettatura. Sarà un passaggio rischioso per l’agroalimentare italiano, che richiede la costruzione di solide alleanze in seno al Consiglio Agricoltura dell’Unione”.
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