Le misure di contenimento adottate per frenare il Coronavirus hanno avuto forti ripercussioni sul piano della violenza sulle donne. Confagricoltura Donna, in collaborazione con Soroptimist International d’Italia, scende in campo nuovamente per sostenere la rete dei Centri Antiviolenza D.i.R.E. (80 strutture in tutta Italia) in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere.
“Tanto più quest’anno, che ha visto aumentare con il lockdown gli abusi domestici, non intendiamo lasciare soli, nell’emergenza, i centri antiviolenza. Per far fronte alle difficoltà organizzative, a causa dell’imperversare della pandemia non potremo, però, essere fisicamente nelle piazze con le nostre profumatissime clementine e le commercializzeremo on line, devolvendo il ricavato a D.i.R.E.”, ha detto la presidente di Confagricoltura Donna, Alessandra Oddi Baglioni, presentando l’iniziativa.
“La violenza si combatte cambiando la cultura e lottando contro gli stereotipi di genere, con un lavoro paziente sulle nuove generazioni e aiutando le donne a raggiungere l’indipendenza economica per renderle libere di scegliere. Nello stesso tempo, bisogna supportare i centri antiviolenza che svolgono un lavoro capillare sui territori con azioni concrete”, ha aggiunto la presidente nazionale Soroptimist, Mariolina Coppola.
Le clementine sono diventate simbolo dell’antiviolenza nel 2013, dopo l’uccisione di Fabiana Luzzi, studentessa di Corigliano Calabro, accoltellata e poi bruciata viva dal suo fidanzato in un agrumeto della Piana di Sibari. Confagricoltura Donna e Soroptimist invitano ad aderire alla campagna “Orange the World” per l’eliminazione della violenza di genere e a collegarsi a http://www.confagricolturadonnacalabria.it/ per acquistare una cassetta di clementine.
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