“Boschi e foreste sono strategiche per l’ambiente, l’economia e la salvaguardia del pianeta. Una risorsa preziosa che caratterizza le nostre aree interne, contribuendo efficacemente alla lotta ai cambiamenti climatici”. Lo sottolinea Confagricoltura, in occasione della Giornata internazionale delle Foreste, istituita nel 2012 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Sono circa 9 milioni di ettari le foreste, mentre quasi 2 milioni di ettari sono formati da arbusteti, boscaglie e macchia mediterranea. Oltre il 65% di queste aree – ricorda Confagricoltura – è di proprietà privata. Un vero e proprio patrimonio gestito da agricoltori e silvicoltori con attenzione, per fornire risorse rinnovabili fondamentali per lo sviluppo della bioeconomia e di servizi a beneficio della collettività.
“Questo nostro polmone verde ha necessità di essere curato e innovato: le risorse messe a disposizione del Next Generation EU – afferma l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – possono rappresentare una grande opportunità da cogliere per la crescita del settore in termini di PIL e di occupazione”.
Le aree boschive sono spesso l’elemento caratterizzante delle aree interne dello Stivale che, come Confagricoltura ha sostenuto in più occasioni, possono svolgere un ruolo fondamentale nella ripresa post pandemica, grazie a un nuovo approccio alle risorse naturali e all’agricoltura. Servono tuttavia gli strumenti per valorizzare queste aree.
Occorre ammodernare la viabilità dei boschi consentendo attività sicure, digitalizzare le pratiche forestali, così come armonizzare, semplificandole, le autorizzazioni per gli interventi selvicolturali.
La superficie italiana destinata a boschi e foreste è in crescita costante, con un incremento di 3 milioni di ettari negli ultimi 30 anni. Complessivamente, le aree forestali coprono oltre il 35% del territorio nazionale, con punte anche del 50% in alcune regioni.
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