Lo stand confederale fulcro di eventi, presentazioni e showcooking. Oltre mille porzioni servite al pubblico
Con la visita allo stand del ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, si chiude oggi l’esperienza di Confagricoltura a Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione che è tornato a Parma dopo la pandemia con una rinnovata voglia di riprendere relazioni e scambi commerciali. I dati dell’export di settore, che sfiora i 50 miliardi, sono un traino importante per il Paese, ma la cautela e la necessità di accompagnare la crescita con misure adeguate sono altrettanto fondamentali: è quanto è emerso nei momenti di confronto nei quattro giorni di fiera tra il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, e gli altri rappresentanti delle Istituzioni.
Sul tavolo c’è il futuro dell’agricoltura e dell’agroalimentare, il primo comparto del PIL italiano, simbolo del Made in Italy, che necessita tuttavia di riforme e di un piano organico di sviluppo a lungo termine per consolidare i risultati e continuare a crescere.
I temi che hanno caratterizzato la presenza della Confederazione a questa edizione di Cibus sono stati innovazione, territorio, sostenibilità, declinati dalle realtà imprenditoriali e associative all’interno dello spazio espositivo di Confagricoltura: uno spaccato sui prodotti della tradizione, eccellenze di regioni e province che oggi guardano al mercato con nuove sensibilità capaci di rispondere meglio alle esigenze di un consumatore sempre più attento e informato.
Lo stand confederale è inoltre stato continuamente animato da eventi live, presentazioni e showcooking curati da Mario Marini nella duplice veste di cuoco e presidente di Confagricoltura Parma. Oltre un migliaio i piatti con i prodotti del territorio serviti e apprezzati dal pubblico che ha continuamente affollato lo stand.
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