“La componente femminile è importante in agricoltura e fondamentale per le società di tutto il mondo. Il migliore augurio in occasione dell’8 marzo è che ci si renda realmente conto dell’apporto strategico delle donne per il futuro del mondo e del Paese perché sarà il fattore D a dare la spinta alla ripresa e al progresso”. Lo afferma Alessandra Oddi Baglioni, presidente dell’associazione che riunisce le imprenditrici di Confagricoltura in occasione della giornata internazionale dedicata alle donne, che si celebra domani.
In Italia sono più di 200.000 le imprese agricole condotte da donne, molte under 35, che rappresentano circa un terzo del totale. Le associate a Confagricoltura Donna si contraddistinguono per l’alto tasso di scolarizzazione: due su tre sono laureate. In particolare si occupano di attività innovative, come ad esempio l’utilizzo delle rilevazioni aeree via satellite, con i droni e le etichette parlanti capaci d’individuare la provenienza dei prodotti.
Oltre al tradizionale agriturismo, Confagricoltura Donna conta numerose imprenditrici nella viticoltura, nell’allevamento, nel florovivaismo, nelle produzioni ortofrutticole, nelle colture estensive e nelle agroenergie. Il 15% delle aziende associate è ad indirizzo biologico. Inoltre, da tempo, le imprenditrici hanno affrontato il tema della transizione ecologica.
“Decidere di investire per sviluppare l’imprenditoria femminile – conclude Alessandra Oddi Baglioni – significa anche impegnarsi per accrescere opportunità e ridurre il divario di genere. L’agricoltura oltre ad essere un settore produttivo determinante per l’Italia è uno dei comparti economici nel quale si registra il più alto tasso femminile di imprenditrici smart e attente all’innovazione. Le aziende condotte da donne sono socialmente più responsabili, attente alla sostenibilità, con ampi margini di crescita e aprono la strada ad un futuro più inclusivo per tutti”.
Commenta