Il 5 giugno è la Giornata Mondiale dell’Ambiente, che quest’anno punta i riflettori sull’inquinamento atmosferico e ha scelto la Cina quale Paese ospitante per gli eventi ufficiali, essendo lo Stato cinese uno dei massimi responsabili mondiali dell’inquinamento in atmosfera.
Il tema è una priorità per l’agenda politica europea e italiana. I mutamenti climatici, l’innalzamento delle temperature, la siccità alternata a grandinate e bombe d’acqua sono fatti di costante attualità che toccano tutti i cittadini e che hanno effetti devastanti sulla popolazione e sulle produzioni. L’agricoltura di oggi è impegnata a trovare soluzioni capaci non solo di essere meno impattanti per l’ambiente, ma anche di svolgere azioni virtuose e sostenibili in una prospettiva futura. In quest’ottica Confagricoltura segnala che in Italia, dal 1990 al 2015, si è registrata complessivamente una riduzione delle emissioni di ammoniaca di origine agricola del 17,9%.
Inoltre – ricorda l’Organizzazione degli imprenditori agricoli in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente – lo scorso 28 maggio a Milano Confagricoltura, insieme alle altre nove Associazioni imprenditoriali più rappresentative (Alleanza delle Cooperative, Confartigianato, Cia, Cna, Confcommercio, Confindustria, Febaf, Unioncamere, Utilitalia), ha sottoscritto un documento contenente le linee di azione necessarie per accelerare il passo verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, firmata dai 193 Paesi dell’Onu nel settembre 2015. Un impegno formale per accelerare la crescita economica, affrontare la dimensione sociale della transizione ecologica del sistema produttivo, favorire lo sviluppo dei territori e promuovere un modello economico più attento all’ambiente e ai temi sociali.
Commenta