E’ attiva da ieri la piattaforma per le domande di assegno di inclusione che possono essere inviate tramite patronato.
Il richiedente, congiuntamente agli ulteriori requisiti economici, deve possedere:
– un valore dell’ISEE, in corso di validità non superiore ad euro 9.360;
– un valore del reddito familiare1 inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ADI;
un patrimonio immobiliare in Italia e all’estero (come definito ai fini ISEE) non superiore a 30.000 euro, diverso dalla casa di abitazione di valore IMU non superiore a 150.000 euro;
-un patrimonio mobiliare (come definito ai fini ISEE: depositi, conti correnti, ecc., al lordo delle franchigie) inferiore a:
6.000 euro per i nuclei composti da un solo componente;
8.000 euro per i nuclei composti da due componenti;
10.000 euro per i nuclei composti da tre o più componenti (soglia aumentata di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo).
Questi massimali sono incrementati da:
5.000 euro per ogni componente con disabilità;
7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza presente nel nucleo.
Non avere nel nucleo familiare alcun componente intestatario a qualunque titolo o nella piena disponibilità di:
autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale per le persone con disabilità
navi o imbarcazioni da diporto ai sensi dell’art. 3 co. 1 D.lgs. 171/2005, nonché aeromobili di qualsiasi genere.
Inoltre è necessario attivare un patto di inclusione lavorativa.
Le nostre sedi di patronato Enapa sono a disposizione per espletare tutta la procedura.
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