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Crisi comparto ovicaprino, Agrinsieme: “Misure di urgenza per aiutare una filiera allo stremo”

«La grave crisi in cui versa il comparto ovicaprino italiano richiede con urgenza misure che nell’immediato diano ristoro a una filiera ormai allo stremo; parallelamente a questi interventi, ne servono altri strutturali da attuare nel lungo periodo, che puntino a stabilizzare un comparto che da troppo tempo soffre gli andamenti altalenanti del mercato». Lo hanno sottolineato i rappresentanti di Agrinsieme in occasione dell’audizione di ieri in Commissione Agricoltura della Camera nell’ambito della discussione congiunta di una serie di risoluzioni sulle iniziative a sostegno del comparto del latte ovicaprino.

Ad avviso del coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, «occorre in primo luogo intervenire con misure immediate per lo smaltimento delle eccedenze e il ritiro delle giacenze, che risolvano la crisi causata dalla sovrapproduzione e il conseguente crollo dei prezzi». Nel lungo periodo, aggiungono, «bisogna invece lavorare per avere dati certi inerenti alla produzione, attraverso un sistema di tracciabilità completa delle materie prime, da realizzare con un provvedimento legislativo specifico o valutando la possibilità di estendere all’ovicaprino le disposizioni già in essere per il latte bovino».

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