Si ritiene utile informare che con una nuova deliberazione assunta dal Consiglio di amministrazione di CONAI in data 20 febbraio u.s., il Consorzio ha deciso l’applicazione del Cac il contributo ambientale su alcune tipologie di vasi di fiori e piante (con spessore parete fino a 0,5 mm), considerati imballaggi.
La delibera del 20 febbraio 2025, che sostituisce la precedente del 14 dicembre 2022, prevede nel dettaglio che siano considerati imballaggi: i soli vasi in plastica pieni per fiori/piante con spessore parete (misurato a metà altezza del vaso) fino a 0,5 mm, indipendentemente da altre caratteristiche strutturali. Detti vasi sono conseguentemente soggetti all’applicazione del CAC secondo le regole ordinarie della “prima cessione” e, quindi, dall’ultimo produttore/commerciante di vasi vuoti al primo utilizzatore (impresa che li acquista per riempirli e rivenderli, anche attraverso altri intermediari, al consumatore o all’utente finale). Qualora i vasi in plastica siano destinati a essere venduti con la pianta, l’utilizzatore degli stessi ha la facoltà di individuare i casi in cui tali vasi debbano essere considerati imballaggi, anche eventualmente rispetto a quelli con spessore parete superiore a 0,5 mm. In tal caso, l’utilizzatore dei vasi vuoti dovrà inviare al fornitore (produttore/commerciante) una specifica attestazione, utilizzando il facsimile che il CONAI si riserva di mettere a disposizione.
L’applicazione e dichiarazione del CAC decorre dal 1° marzo 2025, con un periodo di tolleranza fino al 30 giugno 2025, per consentire agli operatori del settore di recepire con gradualità i relativi effetti sia dal punto di vista amministrativo che commerciale. In ogni caso, fino al 30 settembre 2025 non saranno avviati controlli né applicate sanzioni per eventuali errori commessi dalle aziende, fermo restando il CAC dovuto. Si segnala che il valore del CAC da applicare ai vasi classificati come imballaggi è quello previsto dalle fasce del CAC in vigore per la filiera degli imballaggi in plastica. Si ricorda inoltre che sui vasi classificati imballaggi dovrà essere apposta la specifica etichetta ambientale ai
sensi dell’art. 219, co. 5 del d.lgs. 152/2006. Il Consiglio di amministrazione di CONAI ha inoltre stabilito di riconoscere validi i comportamenti delle aziende a tutto il 28 febbraio 2025; fino a tale data, pertanto, non avranno rilievo eventuali differenti modalità di applicazione o non applicazione del CAC su tali articoli.
La decisione del Conai non soddisfa gli operatori florovivaisti in quanto si auspicava che si tenesse conto da subito del nuovo Regolamento comunitario sugli imballaggi che entrerà in vigore nel 2026, e che conferma, come da sempre sostenuto da Confagricoltura, che la gran parte dei vasi di fiori e piante, sono da considerare mezzi di produzione e non imballaggi. Va comunque sottolineato che tale possibilità non si è concretizzata da una parte in relazione alle richieste dei Comuni di disporre delle risorse necessarie per la raccolta differenziata degli imballaggi di cui trattasi e dall’altra a causa del mancato pronunciamento del Mase sull’argomento (da parte di Confagricoltura era stato richiesto un chiarimento ufficiale in attesa dell’entrata in vigore del Regolamento).
Ora l’auspicio è che con il supporto delle Amministrazioni competenti ed il proseguo del confronto con il CONAI si possa al più presto definire un quadro applicativo che sia in linea con quanto indicato dal nuovo regolamento europeo che entrerà in vigore nel 2026.
Si allega circolare CONAI con maggiori dettagli: Circolare_Conai_24_02_2025_Vasi in plastica per fiori e piante (006)
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