Confagricoltura Bari-Bat

Emergenza coronavirus e crisi mercato del latte: non sono le azioni unilaterali che risolvono i problem

“In queste ore – comunicano Confagricoltura e Copagri della Puglia– arrivano agli allevatori comunicazioni da parte di caseifici della provincia di Bari in cui si esprime la volontà di erogare per il mese di marzo un prezzo in acconto di 0,36 euro/litro, salvo possibilità di successivi saldi”.

“La posizione delle industrie di trasformazione è gravissima – continuano le Organizzazioni agricole – in considerazione del fatto che sono stati modificati unilateralmente e addirittura con efficacia retroattiva i contratti a suo tempo stipulati tra gli allevatori e le predette aziende. A nostro avviso si tratta di una sorta di speculazione e penalizzazione nei confronti dei soggetti più deboli ed indifesi della stessa filiera del latte”.
La Regione Puglia, peraltro, aveva avviato una collaborazione tra tutte le componenti della filiera annunciando azioni di ristoro sia in favore degli allevatori e sia in favore delle industrie di trasformazione.
“Questo atteggiamento – proseguono le Organizzazioni professionali agricole – non solo ha di fatto vanificato le azioni avviate dalla Regione, ma mina le possibili relazioni tra le parti atteso che nell’incontro del Tavolo Latte tenuto in video conferenza nulla faceva presagire una ipotesi di variazione dei contratti da parte dei rappresentanti delle aziende di trasformazione”.
“Azioni unilaterali – evidenziano Confagricoltura e Copagri – di questo genere sono assolutamente controproducenti oltre che scorrette e vanno stigmatizzare con forza. Purtroppo, rileviamo che il mondo degli allevatori non è compatto, visto che una parte della sua rappresentanza ha inteso rispondere a quelle lettere come se rappresentasse tutti. Non è altresì funzionale al sostegno della zootecnica pugliese che si costruiscano doppi tavoli di discussione oltre a quelli ufficiali”.

“E’ necessario – dichiarano i presidenti Luca Lazzàro e Tommaso Battista – che su questa vicenda intervengano il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ed il Ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova stante le posizioni assunte dai caseifici, garantendo agli allevatori il ritiro del prodotto mantenendo invariati i prezzi atteso che eventuali esuberi di latte potrebbero essere oggetto di trasformazione in prodotti a lunga conservazione (caciocavalli e cagliate) il che consentirebbe ai trasformatori di vendere in tempi diversi i prodotti”.
Pertanto, Confagricoltura e Copagri della Puglia ritendendo irricevibile la posizione assunta dalle aziende di trasformazione, credano che sia opportuno che le aziende zootecniche fatturino a prezzo pieno il latte consegnato il mese di marzo.
“Per il bene della filiera e del sistema allevatoriale pugliese – concludono le Organizzazioni – si auspica la ricerca di soluzioni condivise, per sostenere e passare oltre le difficoltà di queste settimane”.

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