“Ci aspettiamo una soluzione capace di dare una solida prospettiva alla Ferrarini in una fase così delicata sia per la realtà agroindustriale, sia per ciò che rappresenta per il territorio e l’intero comparto suinicolo italiano”.
Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sulle operazioni in corso per il salvataggio dell’azienda di Reggio Emilia nata negli anni Cinquanta e diventata nel tempo leader nella produzione di prosciutti italiani.
“In un momento difficile acuito dall’emergenza Covid, – aggiunge – è indispensabile valutare con attenzione tutte le componenti: quelle che riguardano l’impresa e il suo know-how di produzione e trasformazione, e quelle commerciali, necessarie a dare prospettive di mercato solide e durature a una realtà rappresentativa e riconosciuta del Made in Italy agroalimentare”.
“La soluzione adottata – evidenzia il presidente di Confagricoltura – dovrà mirare inoltre alla salvaguardia degli aspetti occupazionali per garantire economia e stabilità al territorio. Un esito positivo della vicenda – conclude Giansanti – sarebbe una risposta importante a beneficio non soltanto della zona di produzione e trasformazione, ma anche del mondo agricolo italiano, in particolare quello suinicolo”.
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