Reale Mutua e Confagricoltura hanno presentato a Food Industry Summit (l’evento digitale del Sole 24 Ore dedicato ai nuovi scenari dell’agroalimentare in Italia) l’iniziativa ‘AGRIcoltura100’, promossa in partnership.
“Non si può produrre e basta ma occorre cogliere i nuovi bisogni di una società in cambiamento che chiede più attenzione all’ambiente, alla qualità del lavoro, all’impegno nel sociale – ha detto Luca Brondelli, componente della Giunta Esecutiva di Confagricoltura -. Questo obiettivo ce lo siamo posti ed assieme a Reale Mutua stiamo monitorando ed incentivando un nuovo modello agricolo attento alla sostenibilità in tutte le sue componenti”.
Brondelli ha poi sottolineato il ruolo della sostenibilità come valore aggiunto. “Le aziende agricole hanno piena consapevolezza che la sostenibilità è un elemento chiave per aumentare la quantità, ridurre l’impatto ambientale, dare valore aggiunto al prodotto, migliorare la qualità del lavoro e della filiera, migliorare la gestione del rischio e delle relazioni. Diventa un fattore di business in senso ampio”.
Dall’indagine demoscopica e dall’analisi – affidati da Reale Mutua e da Confagricoltura a Innovation Team (società di ricerca del Gruppo Cerved) – su un campione di 1.850 imprese agricole di tutti i comparti produttivi e di tutte le regioni d’Italia, è emerso che, nell’insieme, il 48,1% delle aziende (praticamente una su due) hanno già un livello di sostenibilità alto o medio-alto.
In quest’ottica – ha concluso il rappresentante di Confagricoltura – è fondamentale la ricerca, l’innovazione e la formazione. L’agricoltura 4.0 permette di realizzare interventi agronomici mirati e quindi, ad esempio, di risparmiare nell’uso di prodotti chimici e di attuare lavorazioni di precisione, con incrementi delle rese, risparmio di costi ma anche e soprattutto indubbi benefici per l’ambiente.
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