Nell’assemblea di Confagricoltura Bari svoltasi ieri 10 ottobre 2018 è stato affrontato, fra gli altri, il problema della gelata che ha violentemente inciso sulla produzione olivicola delle provincie Bari e Bat e sul sud-foggiano.
Le questioni tecniche sono state affrontate dal vicedirettore Gianni Porcelli che ha illustrato le dinamiche sviluppatesi dall’accadimento calamitoso ad oggi e che ancora non vedono la parola “declaratoria” quale auspicata fine della vicenda. Il vicedirettore Porcelli ha ribadito che Confagricoltura Bari non intende colpevolizzare alcuno, in particolar modo la Regione Puglia, per i ritardi registrati nell’invio al Ministero della proposta di declaratoria. E’ stata operata, infatti, una disamina del percorso normativo, ed è stato dimostrato che i riferimenti temporali previsti dallo stesso dovevano essere necessariamente superati, senza alcun dolo, in quanto il danno poteva essere rilevato solo nella fase fenologica di eventuale avvenuta allegagione del prodotto (maggio-giugno), come, del resto, ha fatto la Regione Puglia.
Confagricoltura Bari è stata al fianco della pubblica amministrazione, in questa come in altre vicende, al solo fine di tutelare gli interessi dei propri associati, molti dei quali violentemente colpiti dall’epocale gelata senza, naturalmente, sostituirsi ai ruoli dei funzionari preposti ma utilizzando lo sprone del proprio ruolo sindacale. Il mondo Confagricolo, ha concluso Porcelli, naturalmente auspica che il percorso di condivisione fin qui intrapreso porti al più presto all’emanazione della declaratoria sulla gelata, senza la quale sarebbe incalcolabile il danno che le aziende olivicole, incolpevolmente, subirebbero.
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