“Prendiamo atto con soddisfazione dell’impegno del ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio a convocare dall’inizio del nuovo anno dei tavoli tecnici che analizzino ed esaminino nel dettaglio le principali questioni e problematiche riguardanti la filiera del grano e della pasta”. Lo sottolineano Aidepi, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Assosementi, Cia-Agricoltori Italiani, Compag, Confagricoltura, Copagri e Italmopa, in occasione dell’odierna riunione della filiera grano pasta, svoltasi al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo alla presenza del ministro Gian Marco Centinaio e del Sottosegretario Alessandra Pesce.
“Altrettanto importante è l’aver avviato un dialogo concreto con tutti gli altri rappresentanti della filiera e l’aver individuato una serie di azioni strategiche, tra cui la promozione della pasta all’estero come obiettivo operativo fondamentale per il 2019, che auspichiamo possano concretizzarsi nel breve periodo e contribuire al rilancio di un settore strategico del Made in Italy. Quello di cui il comparto ha estremo bisogno è una seria strategia di sistema che punti sulla programmazione per dare maggiore sostenibilità economica a ogni anello della filiera, in una logica di lungo termine, e che porti a una migliore qualificazione della produzione nazionale. Servono inoltre investimenti nella ricerca, che deve dare risposte concrete agli attori della filiera”, proseguono le organizzazioni, che in occasione della riunione hanno consegnato al ministro un documento contenente una serie di proposte della filiera, consultabile cliccando su https://bit.ly/2EIyN1u.
“Nel corso degli ultimi anni, infatti, i prezzi di mercato, ben al di sotto dei costi di produzione, hanno messo a dura prova i produttori di grano duro italiano. Le criticità e le debolezze strutturali condizionano le scelte imprenditoriali agricole e non aiutano la filiera ad avere un prodotto di qualità, costante nel tempo”, continuano Aidepi, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Assosementi, Cia-Agricoltori Italiani, Compag, Confagricoltura, Copagri e Italmopa, ricordando che “la pasta italiana rappresenta l’eccellenza del Made in Italy e ha bisogno di una filiera organizzata e tracciata per poter competere al meglio nei mercati nazionali e internazionali”.
“Soddisfazione, infine, per l’annunciato rinnovo dei contratti di filiera della campagna 2019, che era stato caldeggiato con una lettera a firma congiunta di tutte le organizzazioni della filiera, per il quale sono stati individuati 20 milioni di euro complessivi per il biennio 2020/2021, che saranno erogati, insieme a eventuali residui della campagna precedente, a valere sulla campagna 2019 per i contratti di filiera”, concludono i rappresentanti di agricoltori, cooperative, pastai, industrie molitorie e sementiere.
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