“Assistiamo al sequel dello stesso film registrato in Salento con i sequestri iniziali che diedero il via all’avanzata del batterio con i risultati che adesso sono sotto gli occhi di tutti”, ha evidenziato Spagnoletti Zeuli. “Il proprietario della pianta ha fatto regolarmente richiesta per l’eradicazione, quindi il sequestro proviene sicuramente dall’esposto di qualche santone e dalle sponde che questi personaggi riescono a trovare anche nelle Procure – ha continuato Spagnoletti Zeuli -. Sarebbe un fatto gravissimo perché inizierebbero da subito i rallentamenti nel contrasto al batterio che rischia di distruggere il nostro territorio”.
“Non è più rinviabile una legge speciale da parte del ministro Centinaio che consenta il taglio delle piante infette, immediatamente dopo aver avuto con certezza il risultato positivo dell’analisi – ha rimarcato il portavoce dei gilet arancioni -. Auspichiamo che la magistratura persegua invece tutte quelle persone, così come da esposto presentato nei mesi scorsi da Italia Olivicola ed Anve, che in questi anni con i loro atteggiamenti, i loro folli esposti hanno attentato al nostro patrimonio olivicolo e alla nostra economia”.
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