“L’olivicoltura vale in termini lavorativi due volte la Fiat e tre volte l’Ilva e non vedo perché debba essere considerata secondaria – ha continuato Spagnoletti Zeuli -. Non possiamo più aspettare i capricci di qualcuno, non siamo disposti a concedere sconti a nessuno”.
“La declaratoria deve passare e con essa devono essere stanziati subito i fondi reali per ristorare le migliaia di persone che in questa campagna olivicola hanno perso tutto: la situazione è drammatica, la politica ed i tecnici siano responsabili”, ha concluso Spagnoletti Zeuli.
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