Una sentenza che può far giurisprudenza e aprire la strada ad altri ricorsi, anche in provincia di Bari e nella Bat. Il Consiglio di Stato ha dato ragione ad Agriturist: “Un agriturismo non può pagare la tari come se fosse un albergo”.
Soddisfatti del pronunciamento del Consiglio di Stato che con sentenza del 19 febbraio riconosce la correttezza dalla posizione a suo tempo espressa come Agriturist, l’associazione degli Agriturismi di Confagricoltura, che da sempre sottolinea come sia scorretto equiparare gli agriturismi alle attività commerciali, bar e alberghi ritenute affini, ai fini della tassa rifiuti». È questo il parere espresso da Gianpietro Bisagni, presidente di Agriturist Piacenza e di Agriturist Emilia-Romagna che prosegue: “Apprezziamo il risultato ottenuto lavorando in sinergia con Agriturist nazionale che in questi giorni sta anche inoltrando via pec la sentenza a tutte le amministrazioni comunali affinché ne prendano visione e applichino una tariffa differenziata agli agriturismi, riconoscendo quanto la legge che disciplina questa attività già indica, ossia che si tratta di un’attività agricola, diversa rispetto a quella altri esercizi pubblici, perché si avvale della valorizzazione dell’economia circolare dell’azienda e perché deve soggiacere a stringenti vincoli in termini di volumi di attività e stagionalità delle produzioni”.
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