Confagricoltura Bari-Bat

L’accordo di libero scambio con i Paesi dell’Estremo Oriente è il più vasto al mondo. Confagricoltura: le intese multilaterali superano la guerra dei dazi

Mentre Stati Uniti ed Europa cercano una soluzione per mettere fine al contenzioso Airbus–Boeing, che penalizza con dazi aggiuntivi anche le nostre esportazioni di formaggi, liquori, salumi e agrumi, sulla sponda del Pacifico è stato siglato il più vasto accordo di libero scambio a livello mondiale tra Cina, Giappone, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda e i Paesi ASEAN (Brunei, Cambogia, Filippine, Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar, Singapore, Thailandia e Vietnam), che da soli rappresentano oltre 2,3 miliardi di consumatori.

“E un fatto di rilievo – afferma il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – perché coinvolge Paesi fortemente esportatori di prodotti agricoli ed economie che hanno grande potenzialità di crescita”.

“L’intesa raggiunta dimostra che la strada delle regole multilaterali è un percorso vincente che occorre tornare a imboccare, superando la stagione dei rapporti di forza basati sui dazi e sulle ritorsioni commerciali. È un accordo – prosegue Giansanti – che dovrà essere attentamente valutato per le implicazioni sull’export agroalimentare della UE. Con il Giappone l’Unione ha in essere un’intesa che sta dando ottimi risultati per i nostri prodotti. E negoziati sono in corso con Australia e Nuova Zelanda”.

Il Centri Studi di Confagricoltura evidenzia, per l’Italia, che il valore degli scambi di prodotti agricoli e agroalimentari con i Paesi asiatici si attesta su 3,8 miliardi di euro di export e 2,4 miliardi di import.

“Alla luce del nuovo accordo, anche l’Europa è chiamata a valutare il rafforzamento dei rapporti con i Paesi della sponda del Pacifico superando le barriere non tariffarie, che richiedono iter complessi e dedicati, e – conclude il presidente di Confagricoltura – sulla base dei principi di reciprocità e rispetto delle risorse naturali e dell’ambiente, in linea con le decisioni dell’Accordo sul clima di Parigi”.

Commenta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Seguici

Aiutaci a far crescere le nostre pagine social. Mettici un like e noi ricambieremo!