Il decreto flussi 2019 prevede l’ingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo. La quota complessiva è fissata a 30.850 cittadini non comunitari, la stessa cifra prevista nel decreto flussi 2018. Del totale di 30.850 lavoratori stranieri ammessi, 12.850 posti sono riservati all’assunzione di dipendenti chiamati a svolgere lavori di carattere non stagionale e a lavoratori autonomi. Per il lavoro stagionale nel settore agricolo e turistico-alberghiero, il ministero ha stabilito, nello specifico l’ingresso di 18.000 cittadini non comunitari residenti all’estero, da ripartire tra le Regioni e le Province autonome.
I posti per i lavoratori stagionali riguardano esclusivamente i cittadini appartenenti alle 28 nazionalità indicate nel decreto: Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia e Ucraina. Fuori il Pakistan.
Le domande vanno inviate entro il 31 dicembre 2019.
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