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L’Italia e l’utilizzo dei mezzi informatici secondo gli indicatori Eurostat

I principali indicatori Eurostat sulla diffusione dell’uso di internet, recentemente aggiornati al 2018, evidenziano come l’Italia abbia recuperato posizioni nello scenario dell’Unione Europea, per quanto riguarda la copertura territoriale dei servizi di connessione a banda larga (almeno 2 Mbit/s), passando dal 23° posto del 2007, al 21° posto del 2016 e infine al 18° posto del 2018. Ma questa è l’unica nota positiva di settore per il nostro Paese.

Infatti nel 2018 siamo posizionati nell’UE al 6° posto (nel 2016 eravamo al 5°) per quota (%) di persone che non usano internet (19%); al 26° posto (come già nel 2016) per quota (%) di persone che hanno usato internet per interagire con la pubblica amministrazione (24%); stessa postazione per quota (%) di imprese che hanno ricevuto ordini tramite internet (10%); al 23° posto (come già nel 2016) per quota (%) di fatturato delle imprese proveniente dall’e-commerce (11%); al 25° posto (nel 2016 eravamo al 26°) per quota (%) di popolazione che ha effettuato acquisti on-line (26%).

Evidentemente il nostro Paese, nonostante il recente notevole miglioramento delle infrastrutture di trasmissione, continua a scontare il ritardo (a questo punto soprattutto culturale) accumulato negli anni passati.

Le persistenti posizioni di retrovia nello scenario dell’Unione Europea, pur in presenza di valori assoluti generalmente in crescita, testimoniano come, nella maggioranza dei paesi concorrenti, lo sviluppo e l’uso delle infrastrutture di comunicazione informatica, soprattutto a sostegno della semplificazione burocratica e del commercio, proceda con velocità pari, e in alcuni casi superiore, alla nostra.

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