“Il settore olio vuole ripartire dopo un’annata drammatica in termini produttivi e all’indomani di un decreto emergenze che finalmente dà il via alla ricostruzione del sistema olivicolo pugliese fortemente colpito dalla Xylella e dalle calamità naturali”. Lo ha sottolineato ieri il presidente della Federazione Nazionale Olivicola di Confagricoltura, Pantaleo Greco, che è intervenuto con Assofrantoi al Tavolo di settore indetto dal Mipaaft.
Il rappresentante di Confagricoltura, nel corso della riunione, ha pienamente condiviso lo stanziamento dei 30 milioni della delibera CIPE dello scorso novembre a valere sulla misura 5.2 della Sviluppo rurale (sostegno agli investimenti), indispensabili per la riconversione varietale. “Va prestata grande attenzione – ha detto Greco – ai 300 milioni del fondo per il piano straordinario (150 milioni per anno, nel 2020 e 2021) che dovranno essere destinati in particolare per la rigenerazione olivicola delle aree infette. Non bisogna abbassare la guardia ed è indispensabile proseguire ed ampliare la ricerca varietale, già concretamente posta in essere da diversi anni con la realizzazione di campi prova per individuare le cultivar italiane e straniere immuni al batterio”.
Quindi una riflessione anche sulla auspicata ‘OCM Olio’ (la normativa europea di settore) proposta dall’Italia a Bruxelles e che non potrà prescindere da misure di promozione, oltre che strutturali, analoghe a quelle previste per il comparto vitivinicolo. Infine, è stata appoggiata da Confagricoltura la proposta di modifica del DM 617/2018 (Disposizioni nazionali in materia di riconoscimento e controllo delle OP, organizzazioni di produttori del settore olivicolo) avanzata dalla Commissione Politiche Agricole (CPA) della Conferenza delle Regioni, che chiarisce le condizioni di deroga per i requisiti di riconoscimento delle OP in caso di calamità naturali e fitopatie e riporta alcune specificazioni riferite al recepimento del regolamento Omnibus (lo strumento giuridico della rivisitazione della Pac).
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