“E’ tempo di fare un bilancio di questi anni e di programmare le azioni future per rilanciare l’olivicoltura italiana”. Questo il primo commento di Confagricoltura alla riunione del Tavolo olivicolo di filiera che si è tenuta ieri presso il Mipaaft, coordinata dal sottosegretario Alessandra Pesce. Confagricoltura, che ha partecipato con una delegazione guidata dal presidente della Federazione nazionale di prodotto olio Pantaleo Greco, ha apprezzato la riunione convocata ormai dopo alcuni anni dall’ultimo incontro. “Auspichiamo incontri più frequenti per monitorare l’andamento delle misure e magari intervenire correggendole”, ha affermato Greco.
Per quanto riguarda le azioni future, a parere di Confagricoltura, occorre partire da tre aspetti che devono ispirare la programmazione degli interventi: la necessità di rilanciare il potenziale produttivo, la valorizzazione della qualità dell’olio di oliva nazionale e la promozione e l’educazione alimentare al consumo di olio. E’ essenziale, inoltre, puntare di più sugli investimenti per la ristrutturazione e la riconversione degli impianti – in particolare, ma non solo, nelle aree colpite dalla emergenza Xylella – puntando su ricerca ed innovazione per migliorare la capacità produttiva.
“Il Salento – ha continuato Greco – se opportunamente animato dalla ricerca varietale e dai campi sperimentali, potrebbe divenire un incubatore di innovazione e sviluppo per tutta l’olivicoltura mediterranea. A tal fine si potrà contare sulle nuove risorse del piano olivicolo, ma occorre anche intervenire sulla proposta di riforma della PAC per inserire queste misure tra quelle ammissibili ai sostegni comunitari e adattare al meglio gli strumenti al comparto. Ci sono peraltro diversi aspetti da rivedere rispetto alle proposte della Commissione e Confagricoltura ha formulato delle proposte in proposito.
“Ci attendiamo poi un rendiconto completo delle misure attuate sinora e delle risorse spese – ha proseguito il presidente della Fnp olivicola – per valutare i risultati ed eventualmente aggiustare il tiro”. Certamente, a parere di Confagricoltura, gli interventi futuri dovranno puntare oltre che sulla capacità produttiva anche sulla valorizzazione e tutela della alta qualità dell’olio nazionale e sulla sua promozione sui mercati. “Dobbiamo puntare ad una promozione adeguata e ad un incentivo ai consumi che sinora è mancato. Aspetti imprescindibili – ha concluso Greco – per un vero rilancio complessivo del comparto sulla scena sempre più complessa e competitiva del mercato oleicolo nazionale ed internazionale”.
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