“Diciamo grazie al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per la posizione forte e chiara contraria alla riduzione dei fondi da destinare alla politica agricola comune (PAC) nei prossimi anni. Ci fa piacere constatare che il governo ha raccolto il nostro appello”. E’ la dichiarazione rilasciata dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, dopo l’incontro odierno del presidente del Consiglio con il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, sul quadro finanziario dell’Unione per il periodo 2021-2027.
Il presidente Conte ha espresso la contrarietà dell’Italia al taglio dei fondi per la PAC che è stato proposto dalla Commissione. “Complessivamente – ha sottolineato Giansanti – la riduzione per l’agricoltura italiana ammonterebbe a circa 3 miliardi di euro. Una proposta assolutamente inaccettabile e contraddittoria, anche alla luce dei nuovi impegni per la sostenibilità ambientale richiesti alla imprese. In effetti la Commissione ha proposto di far pesare sugli agricoltori europei le conseguenze della Brexit”. Confagricoltura ricorda che un ampio numero di Stati membri, tra i quali Francia, Spagna, Irlanda, Finlandia e Portogallo e il Parlamento europeo, hanno già chiesto l’invarianza dei fondi europei da destinare all’agricoltura.
“Nelle proposte della Commissione sulla riforma della PAC ci sono altri aspetti critici da correggere, per non compromettere la competitività delle imprese e sui quali abbiamo già richiamato l’attenzione del governo – ha poi sottolineato Giansanti -. E’ il caso del plafonamento, della degressività e della convergenza esterna degli aiuti diretti della PAC. Spetterà al nuovo Parlamento europeo respingere questi strumenti dannosi per le strutture che investono e creano posti di lavoro”. I negoziati in corso sul nuovo quadro finanziario della UE e sulla riforma della PAC saranno al centro di una serie di incontri, a Bruxelles, del presidente Giansanti e della giunta di Confagricoltura.
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