Confagricoltura è intervenuta sui ministeri competenti, visto il perdurante periodo di siccità in alcune aree del Paese, per chiedere l’autorizzazione allo spandimento degli effluenti zootecnici e del digestato in periodi più ampi di quelli previsti.
L’attuale D.M. 25 febbraio 2016 prevede, infatti, il divieto assoluto nei mesi di gennaio e febbraio, mesi in cui tuttavia negli ultimi anni si stanno verificando situazioni climatiche che possono permettere l’utilizzazione agronomica degli effluenti e del digestato. Visti i cambiamenti climatici e i sempre più prolungati periodi di siccità anche nei mesi invernali, il divieto precedentemente stabilito non tiene conto delle reali esigenze agronomiche.
Si rende pertanto necessario – come ha sottolineato Confagricoltura ai ministeri competenti – un adeguamento tecnico e normativo, a valere già da quest’anno, affinché le Regioni e le province autonome possano permettere l’utilizzo degli effluenti zootecnici e del digestato, attraverso “finestre utili” più ampie, definite sulla base di appositi bollettini agrometeorologici completi.
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