Rimodulato il termine entro il quale viene riconosciuto il credito d’imposta Transizione 4.0, esso è fruibile dalle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi secondo il modello Industria 4.0 (articolo 1, comma 1057-bis, legge 178/2020), effettuati:
- dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025;
- entro il 30 giugno 2026, a condizione che alla data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20%.
Viene introdotta una nuova procedura non più in “automatico” come in precedenza, ma sottoposto a un vincolo di risorse complessive di 2,2 miliardi.
Per l’attribuzione dei crediti 2025, qualora le richieste superassero il tetto di spesa, si applicherà, non un riparto percentuale, bensì la regola dell’ordine cronologico delle domande. Chi dunque trasmetterà, tramite il portale Gse, la domanda (Dm 24 aprile 2024) dopo l’esaurimento delle risorse non avrà diritto ad alcun credito.
Resta invariata la misura dell’incentivo, che spetta nella misura del: 20% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni; 10% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni; 5% per investimenti tra 10 e 20 milioni.
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