“L’esclusione del riso è una decisione incomprensibile e in aperto contrasto con le esigenze del settore in Italia e a livello europeo”. E’ la reazione del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, al provvedimento varato oggi dalla Commissione europea per ripristinare i dazi su alcuni prodotti dalla Cambogia, dopo aver accertato il mancato rispetto dei diritti civili, umani e del lavoro.
“La lista stilata dalla Commissione non include il riso – ha sottolineato Giansanti – e l’esclusione è stata motivata con la clausola di salvaguardia già in vigore che, però, si applica solo alle importazioni di riso Indica lavorato dalla Cambogia”. “E’ inaccettabile fare riferimento a questioni di carattere economico, quando è in discussione il mancato rispetto dei diritti umani e del lavoro”, ha aggiunto Giansanti. Confagricoltura ricorda che la clausola di salvaguardia è stata varata dalla Commissione europea nel gennaio 2019 per un periodo di tre anni, allo scopo di arginare un flusso di importazioni di riso asiatico progressivamente aumentate fino ad incidere per oltre il 30% sul totale dell’import della Ue. Il risultato è stato un crollo dei prezzi, fino al 40%, pagati ai risicoltori negli Stati membri.
“Prendiamo atto che la Commissione europea non ha dato seguito alle richieste formulate in modo compatto, senza distinzioni, dal governo italiano, dalle Regioni più interessate alla risicoltura e dalle Organizzazioni agricole”, ha detto Giansanti. Il provvedimento della Commissione Ue può essere bloccato, grazie alla formale obiezione del Parlamento europeo o del Consiglio. “Ci auguriamo, a questo punto – ha concluso il presidente – che prosegua il gioco di squadra in seno alle due Istituzioni a tutela dei nostri risicoltori. Assicuriamo fin d’ora il pieno supporto della Confagricoltura”.
Confagricoltura ricorda, infine, che la proposta della Commissione riguardante il parziale ripristino dei dazi sulle importazioni dalla Cambogia, ha coinciso con il via libera del Parlamento europeo al nuovo accordo commerciale tra Ue e Vietnam, che prevede l’importazione a dazio zero sul mercato europeo di 80 mila tonnellate di riso lavorato, semilavorato e aromatico.
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